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Nel 1985 Giorgio Manganelli pubblica con Rizzoli Dall’Inferno, oggi ristampato presso Adelphi. Non si tratta della prima discesa del Manga nell’aldilà, ma sicuramente ne è uno dei momenti più minacciosi. Dall’Inferno è un libro (difficile definirlo romanzo o qualunque altra cosa) ostico e ossessivo; la voce disincarnata del narratore si presenta, con molti dubbi, come quella di un morto, di un’anima trapassata per estenuazione.

Pochi scrittori meritano uno spazio su Mattatoio come Tiziano Sclavi. Lo scrittore pavese è nominato su questo sito solo per un articolo - cauto - di Max Boschini1. Premetto di essere un lettore meno imparziale del collega: da ragazzino ho amato moltissimo l'autore di Broni, iscrivendolo in un limitatissimo pantheon di prosatori a cui mi sono ispirato per anni. Allo stesso tempo mi preme avvertire il lettore del mio fastidio per il fumetto edito da Bonelli.

In una recente intervista pubblicata su Medium Italia1, Tiziano Sclavi ha affermato di aver scritto nel corso della propria vita, un sacco di cose, tra cui parecchi romanzi, alcuni dei quali, una volta distribuiti, hanno poi ottenuto “un’esplosione di indifferenza totale”.