Fantascienza

Agente del caos, di Norman Spinrad

Martedì, 26 Agosto 2014

«Ogni Conflitto Sociale è lo scontro di tre forze fra di loro contrastanti: l'Ordine Costituito, l'opposizione che cerca di rovesciare l'ordine esistente e sostituirlo con uno proprio, e la tendenza all'aumento dell'Entropia Sociale, tendenza che ogni Conflitto Sociale genera, e alla quale, in questo contesto, si può pensare come alla forza del Caos».

 Gregor Markowitz, Teoria dell'Entropia Sociale

Il libro da cui è tratta questa citazione non esiste, così come non esiste Gregor Markowitz. L'autore dello scritto sopra riportato è Norman Spinrad, scrittore statunitense dal temperamento anarchico e irriverente, il cui nome è legato a una serie di romanzi di cosiddetta fantascienza sociologica, centrati su tematiche scomode e controverse, ricchi di spunti dissacranti e stimolanti, che lo hanno fatto diventare una sorta di icona controculturale. Uno dei tanti autori di science-fiction le cui opere sono scomparse dagli scaffali delle nostre librerie.

Agente del caos è il suo secondo romanzo, scritto nel 1966, e non viene considerato uno dei suoi più ragguardevoli. Lo stile è ancora acerbo, la storia e i personaggi sono trattati in maniera un po' sbrigativa. Non vi sarebbe nulla di memorabile in questa distopia se non fosse per la trovata di utilizzare consapevolmente il caos, come forza attiva e risolutiva all'interno di un classico conflitto sociale fra oppressi e oppressori.

A consigliarmi questa lettura, anche se lui non lo sa, è stato il tastierista e compositore degli Area, Patrizio Fariselli. Gli Area, nella loro esibizione alla VI Festa del proletariato giovanile svoltasi al parco Lambro di Milano, nel giugno '76, eseguirono per la prima volta un brano intitolato Il caos parte II. In quell'occasione lo stesso Fariselli scese fra il pubblico portando due cavi elettrici collegati al sintetizzatore di Paolo Tofani, che invitava gli spettatori a toccare i cavi e a toccarsi fra di loro, in modo da aumentare la resistenza e far salire di tonalità la sequenza semi-casuale di note suonata dal sintetizzatore. Patrizio spiega, nel documentario Nudi verso la follia di Angelo Rastelli, come a stimolarli nell'idea di sperimentare con il concetto di caos fu «un libro bellissimo che si chiamava Agente del caos», prestato loro dal compositore d'avanguardia Walter Marchetti. All'epoca sia gli Area che Marchetti incidevano per l'etichetta Cramps ed erano probabilmente influenzati dalle teorie e dall'opera di John Cage, che ha sempre lavorato cercando di applicare il caos e la casualità nella musica.

La fantascienza ha sempre esercitato una forte influenza su molta musica rock, o pop, come veniva genericamente chiamata in Italia, soprattutto negli anni in cui entrambi erano generi ancora "giovani", con molte potenzialità innovative ed eversive. Si potrebbero citare innumerevoli esempi. Oltre agli stessi Area, che proprio nel '76 incisero il concept album fanta-politico Maledetti (maudits), mi piace ricordare la band francese degli Heldon, nome tratto dal romanzo Il signore della svastica, dello stesso Spinrad, che ha pubblicato, fra gli altri, un album chiamato Only chaos is real, la cui title-track ha un testo scritto proprio da Spinrad. O da Gregor Markowitz, se preferite. Già che siete sul canale YouTube dello scrittore potete farvi un giro per conoscerlo un po', oppure consultare il suo blog.

Nel futuro in cui è ambientato Agente del caos, l'intero sistema solare è stato colonizzato da un genere umano assoggettato al regime dell'Egemonia, spaventato da forme di controllo e repressione spietate e intorpidito dal benessere (un po' di 1984 ed un po' de Il mondo nuovo). Gli unici a lottare, nel nome di un confuso ideale di libertà, sono i ribelli della Lega Democratica, sparuto gruppo di clandestini nascosti nei sotterranei delle immense città-alveare terrestri, tanto coraggiosi quanto sfortunati e disorganizzati nelle loro velleità terroristiche. Esiste una terza misteriosa organizzazione, che, per motivi inspiegabili, interferisce nelle azioni della Lega contro l'Egemonia. Si tratta della Confraternita degli Assassini, considerata alla stregua di una setta, la cui storia semi-leggendaria sembra aver avuto origine nell'epoca lontana in cui gli uomini credevano ancora nelle religioni ed erano, di conseguenza, mossi da impulsi totalmente irragionevoli e imprevedibili. La Confraternita, pur partendo dal presupposto dell'inesistenza di una divinità o di qualsiasi entità trascendente che si opponga all'entropia, alla tendenza universale a un continuo aumento della confusione, è animata da una vera e propria fede in quella che è considerata l'unica vera energia, che tutto inevitabilmente attrae a sé: il Caos. Punto di riferimento della Confraternita sono gli oscuri scritti dello studioso, e paradossale (anti)ideologo, Gregor Markowitz, che spiegano come interpretare e utilizzare a proprio vantaggio la naturale prevalenza del caos. Il richiamo agli "pseudobiblia" è sempre uno stratagemma affascinante ed efficace; qui vengono citati diversi passaggi da Teoria dell'entropia sociale e Caos e cultura.

Non è da escludere che il nome del Primo Agente della Confraternita, Robert Ching, sia un riferimento all'I Ching, l'antico testo cinese che insegna come porsi in sintonia con la continua mutevolezza degli eventi, utilizzando tecniche che fanno a loro volta affidamento sulla casualità.

È inoltre mia opinione, anche se non ho trovato alcun riscontro, che Agente del caos abbia influenzato la cosiddetta "magia del Caos" (Chaos magic), un insieme molto informale di pratiche che non riconosce punti di riferimento stabili all'infuori del caos, ma utilizza rituali presi da altre tradizioni, reali o fittizie (vedi i riferimenti al Necronomicon e al pantheon lovecraftiano), riponendo solo temporaneamente fede in questi, allo scopo di accrescere la conoscenza e il potere personali. I praticanti si ispirano liberamente anche alla scienza e alla fantascienza; esplicito è il riferimento, anche nell'uso del simbolo della stella a otto punte, ai romanzi dei cicli de Il campione eterno e di Elric di Melniboné di Michael Moorcock. Pare che uno dei loro motti sia il «nulla è vero, tutto è permesso», citato da Nietzsche nel suo Zarathustra, ma attribuito ad Ḥasan-i Ṣabbāḥ, religioso persiano vissuto a cavallo fra i secoli XI e XII, capo della setta sciita ismailita dei Nizariti, conosciuti anche (guarda un po') come Setta degli Assassini (nome che ha suggestionato anche altri autori letterari, oltre che di videogiochi). Malgrado ricorressero effettivamente all'omicidio come strumento di lotta politica, è possibile che "Assassini" derivi dall'arabo al-Hashīshiyyūn, "coloro che sono dediti all'hashish". Anche questo ci riporta a Spinrad, che nei suoi lavori ha fatto spesso riferimento all'utilizzo di sostanze psichedeliche, cosa che ha consolidato la sua notorietà in ambito underground.

La Confraternita degli Assassini, quella del romanzo, condivide l'obiettivo della Lega Democratica, che considera però come un elemento di «opposizione ordinata» e quindi prevedibile e inefficace. Si inserisce nella lotta fra le due fazioni con azioni che introducono dei Fattori Casuali, per ingenerare confusione. In particolare fomenta le tensioni interne al Consiglio dell'Egemonia, soprattutto fra il Coordinatore Khustov e il suo vice Jack Torrence (quasi-omonimia Casuale con il Jack Torrance di Shining?).
Malgrado il successo della missione che porta al rapimento di due consiglieri dell'Egemonia e del capo della Lega, Boris Johnson, sembra improbabile riuscire a scalfire l'Ordine Costituito, così solidamente radicato da molto tempo, se non fosse per il Progetto Prometeo, che porta dallo spazio esterno delle informazioni in grado di imporre il Caos su ben più vasta scala...

«Se un uomo ti chiede dove possano i sensi umani scorgere questo Caos di cui tu parli, conducilo di fuori di notte e additagli le stelle: negli stessi cieli infiniti risplende l'espressione del Caos».

Gregor Markowitz, Caos e Cultura

Il romanzo affascina, al di là del suo valore letterario, per la forza dell'idea che lo anima, come spero si capisca da questa recensione inevitabilmente caotica. Naturalmente quanto vi è scritto potrebbe essere in buona parte falso...

Scheda del libro

  • Titolo: Agente del caos
  • Collana: Cosmo argento, n.6
  • Autore: Norman Spinrad
  • Pagine: 186
  • Editore: Editrice Nord
  • Anno: 1971