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Il Serpente dell’Oblio, di Vonda McIntyre

Venerdì, 15 Novembre 2013

Vonda McIntyre è una scrittrice americana e genetista. Salì potentemente alla ribalta nel 1973 quando la sua opera breve Of Mist, Grass and Sand vinse il Premio Nebula, nella categoria Novelette. Questo racconto lo utilizzò in seguito come capitolo iniziale di DreamSnake, Il Serpente dell’Oblio, nell’edizione italiana.

Scritto nel 1978, quando il pensiero femminista era ormai diffuso negli Usa (e non solo) e sostenuto almeno da una parte rilevante della società, questo DreamSnake - Il Serpente dell'Oblio - si inseriva in quel filone di scrittrici che spingevano per rompere certe tradizioni classiche della narrativa di fantascienza. Oggi possono apparire conosciuti come temi, ma nel '78 erano sicuramente innovativi. Soprattutto nella fantascienza. Innanzi tutto la protagonista è una donna, Snake, come pure l'altra protagonista principale, Melissa. Snake fa da contrasto all'eroe maschio, guerriero, aggressivo, irruento, intraprendente e forte, caratteristico di molte produzioni di fs. Snake non usa la forza, ma la conoscenza, non usa poteri o armi aggressive, ma tecniche particolari per guarire, proteggere, difendere. Non è un guerriero o una guerriera, ma una guaritrice. Non per questo è meno forte di un maschio, tutt'altro: con coraggio notevole si prende carico di persone a cui tiene (sia affettivamente che professionalmente), affrontando prove e difficoltà degne di un guerriero. E anche con maggiore efficacia.

Il romanzo è sicuramente avvincente per la storia in sé, ma soprattutto per i molti messaggi e le sfumature implicite nel testo. Molti sono i temi originali che l'autrice presenta:

  • Vi si trovano vari riferimenti a strutture famigliari matrilienari (la tribù nomadica di Arevin, il gruppo di Grum, con leader femminili) e società patriarcali (Mountainside e in particolare la famiglia del sindaco e Gabriel) e ai differenti modi di relazionarsi in esse.
  • Spesso le unioni amorose (chiamate partnership) sono composte da tre individui. Risalta come esempio il gruppo costituito da Jesse, Alex e Merideth. E in questo caso il sesso di Merideth non viene mai citato nel testo. Leggendolo in inglese ho avuto l'impressione che fosse una donna, leggendo la stessa parte nella versione italiana ho pensato che fosse un uomo. Lo stesso dicasi per i tre serpenti che Snake usa come strumenti per le sue tecniche terapeutiche: Sand è un maschio, Mist una femmina, ma mi sembra che il sesso di Grass, il serpente dell'Oblio, non venga mai citato. È aperto alla fantasia del lettore. Un tema quindi innovativo quello delle triadi amorose aperte a qualsiasi composizione: m/f/f, m/m/f o altro.
  • Il tema della responsabilità permea tutta la storia: la responsabilità che sente Snake verso i propri pazienti malati, verso i propri sentimenti, verso i sentimenti degli altri. L'assumere la propria responsabilità in una relazione, saper dire "Desidero/non desidero", "Voglio/Non voglio", è un concetto che Snake ripete spesso: a se stessa, ad Arevin, a Gabriel, a Melissa, ad altri personaggi minori che incontra a Mountainside. Snake è una terapeuta non solo del corpo, ma anche della mente, delle relazioni. Intorno al tema della responsabilità personale, ruota il rifiuto della dipendenza psicologica e di tutte quelle forme di relazione (basate sulla iperprotezione, sul senso di colpa, oppure sulla coercizione fisica) che soffocano il vero sé. Mi viene in mente la seguente frase, in cui Snake dice ad Arevin: «It’s impossible to protect anyone completely without enslaving them».

Responsabilità anche rispetto alle generazioni future: in un mondo post-guerra atomica, gli effetti radioattivi delle esplosioni si fanno ancora tragicamente sentire a secoli di distanza, come accade nel toccante secondo capitolo del libro.

Responsabilità anche in campo sessuale e di concepimento: nella società del romanzo si acquisisce il controllo delle proprie funzioni riproduttive, grazie all'apprendimento da giovani di tecniche somatiche che permettono la modificazione della temperatura delle cellule sessuali. E in questo non sono coinvolte solo le donne, ma anche gli uomini. L'interessante problema di Gabriel non è di impotenza, ma di non riuscire a mettere in atto la sua parte di responsabilità nel controllare la propria capacità riproduttiva. Un tema pregnante, quello della responsabilità del maschio nel rapporto sessuale, fortemente rivendicato negli anni '70.

  • La responsabilità porta anche alla solitudine: piuttosto che accettare un legame di dipendenza, Snake preferisce mantenere chiarezza, non confondere il piano dei bisogni propri con quello altrui e pertanto sceglie la distanza.
  • Snake inoltre affronta una ricerca di rottura dei pregiudizi etnocentrici. In questo caso gli esempi nel libro abbondano e si riscontrano ad esempio negli episodi in cui il gruppo di Arevin mostra paura verso i serpenti, nelle reazioni di Snake alla tradizione di Arevin relativa al riferire il proprio nome a estranei, nell'incontro tra Snake e il guardiano del portone a Center, nella visione di sé che ha mantenuto isolati sia gli abitanti di Center che la stessa città dei guaritori da cui proviene Snake.
  • Il problema dell'etnocentrismo porta con sé il tema della diffusione della conoscenza e della necessità di legami e scambi. Nel libro è evidente il fatto che il blocco nella circolazione delle conoscenze ha effetti nefasti: anche a Center, che apparentemente è il luogo massimo della conoscenza; il fatto che la città si sia rinchiusa in un'enclave impermeabile sta facendo morire gli abitanti (per eccesso di mutazioni genetiche a causa di relazioni tra consanguinei).
  • È affrontato anche il tema dell'abuso fisico e psicologico su un minore, e in quanti altri libri di fantascienza questo accade? Il tema è trattato con delicatezza e si sviluppa in una relazione molto toccante che rappresenta un po' il centro della narrazione.
  • Inoltre si parla, in modo molto originale, anche di abuso di sostanze. Verrà tra l'altro rivelata la particolare natura di uno degli strumenti terapeutici di Snake.

Insomma non solo un romanzo post-atomico, o una banale avventura fantasy, ma una storia che dietro alla vicenda tratta di questi e molti altri argomenti.
L'autrice pone molta attenzione anche sui significati impliciti dei dialoghi: spesso gli scambi tra persone contengono molto più di quanto si veda superficialmente.
Il personaggio di Snake non è comunque monolitico, le sue debolezze e criticità vengono messe in luce. Ad esempio quando il sindaco di Mountainside oppure il guardiano del portone di Center le dicono che governare una città richiede compromessi, ambiguità. Essere torppo chiari ed espliciti come vorrebbe ingenuamente Snake, potrebbe avere conseguenze spiacevoli e non auspicabili. È vero che alcuni aspetti del romanzo rimangono senza risposta (ad esempio l'origine della cupola, e chi sono gli offworlders, che in italiano sono stati tradotti, secondo me erroneamente, con 'alieni'), ma è poco importante e anzi credo che sia voluto: in una società che ha perso i legami reciproci e le antiche conoscenze, certi misteri rimangono irrisolti. Solo un'opera di ricostruzione dei legami, come quella attuata in piccolo da Snake, potrà svelarli.

Il libro vinse meritatamente il premio Nebula nel '78 e poi l'Hugo e il Locus nel '79. Su Youtube.com è possibile vedere la cerimonia di premiazione di DreamSnake alla finale del Premio Hugo 1979. Un altro romanzo della McIntyre si svolge in uno degli ambienti descritti qui: si tratta di The Exile Waiting del 1975.

Scheda del libro

  • Titolo: Il Serpente dell’Oblio
  • Collana: Cosmo Oro - Classici della Narrativa di Fantascienza 41
  • Autore: Vonda McIntyre
  • Traduttore: Roberta Rambelli
  • Pagine: 334
  • Editore: Editrice Nord
  • Anno: 1980