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(…) vide se stesso, sulla croce della culla e della bara (…).(…) aveva sempre giocato con bari contro cui non era possibile vincere, essendo tutte le carte del gioco predeterminate: si trattava di una partita truccata alla fine della quale sarebbe stato privato anche dell’ultima sua arma, la speranza (…). Questi frammenti di testo racchiudono l’anima – nerissima – di Satantango, il capolavoro dark di László Krasznahorkai: un romanzo oscuro, unico nel suo genere, che può essere compreso solo a partita finita, solo dopo che l’autore ha calato il suo ultimo asso nella manica. Consiglio l'edizione Bompiani del 2016, con la traduzione di Dóra Várnai.