Il 28 ottobre 2013 usciva su Mattatoio n.5 il primo articolo ufficiale, a firma di Anna Preianò, dal titolo Ultimo indirizzo conosciuto: R. 105, n. 246.
A distanza di tempo da quel momento, ci sembra giusto rimarcare il traguardo raggiunto: dieci anni, per un sito, sono veramente tanti. Lunga vita Mattatoio n.5!
Tra le mille collane di fantascienza nate, e purtroppo poi non vissute a lungo, negli anni '70, i tascabili Longanesi spiccano per qualità e per le copertine di Oliviero Berni: Zelazny, Delany, Ballard... e antologie importate dagli USA, al livello di quelle che Urania proponeva fino a qualche anno prima, se non superiore (come nel caso della preziosa Domani andrà meglio, nella stessa collana).
Questo Sorriso metallico, dalla copertina tra l'angosciante e il sardonico, non è da meno. Il classico tema del rapporto tra uomini e robot (androidi e semplici computer compresi) viene esplorato in ogni sfumatura: servo che si ribella, che ci controlla, che si sostituisce a noi, o che condivide le stesse angosce.
La Pasqua è trascorsa da poco: cade quindi opportuna una recensione sul tema fantascientifico più affine, e cioè l'Utopia, la rinascita di una società (non mancano naturalmente le distopie, essendo la fantascienza un genere concreto e a suo modo realistico).