Che bella era la collana Olimpo nero della Sugar. Poe, Stoker e i classici del gotico inglese in edizioni eleganti, essenziali; e nello stesso catalogo di Nodier, Huysmans (Là-bas), Balzac. Sacher Masoch, quando ancora Sterling Morrison e John Cale non si erano imbattuti in Venus im Pelz, e quando - soprattutto - non aveva subito volgarizzamenti plebei a base di latex e sfumature di grigio. E Sade, ovviamente – prima dell'assunzione nell'Olimpo in carta india della Pléiade, quando ancora era una cosa semi-clandestina, da mandare (nella Francia più gretta e piccoloborghese) gli editori sotto processo; ma nell'Italia del 1967 Justine usciva con una copertina celeste polvere, introdotta da Guido Piovene e con un saggio di Jean Paulhan, giusto un anno prima che nelle sale arrivasse la versione cinematografica – folle, kitsch – di Jesús Franco.
É finalmente disponibile il libro
L'uomo che credeva nei vampiri
curato dai fondatori di Mattatoio n.5 e dedicato alla vita e alla bibliografia di Emilio De Rossignoli.
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