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Tra ampie vesti profumate, fiori artificiali e ipnotici vapori di hashish, riposa, fiore reciso nel pieno del suo splendore, un efebo: Il signor Venere è il trionfo di decadenza e perversione. In una raffinata stanza da letto color blu notte, Razionalità e Inconscio si incontrano/scontrano, mentre il confine che separa Maschile e Femminile si fa sempre più labile. Il più celebre romanzo di Rachilde – nom de plume di Marguerite Eymery – è una Venere anatomica1 sui generis: una pelle d'alabastro, innervata di inquietudini e pulsioni tipiche di fine Ottocento – il secolo del Romanticismo e del Simbolismo –, racchiude un cuore perturbante tuttora attuale.

Scrivo queste note alla pallida luce elettrica della mia lampadina, mentre il mondo esterno si prepara ai nuovi cataclismi provocati dalla pandemia. In questa attualità un po’ cialtrona, abbasso il volume del presente e mi perdo tra le pagine de La papessa del diavolo, scritto da Jehan Sylvius e Pierre de Ruynes e ristampato alcuni anni fa da Castelvecchi nella collana Biblioteca dell'immaginario.

Proseguo la disanima dedicata ai racconti erotici da edicola, iniziata qualche settimana fa con la prima parte. L'auspicio è di non urtare la sensibilità di nessuno. Come consuetudine, questo sito ha l'obiettivo di scavare e riportare a galla quanto finito nell'oblio, ma che a nostro avviso merita almeno una traccia, ad uso futuro... ;)

Scorrendo il bel volume Bompiani di Saran Alexandrian sulla storia della letteratura erotica, cerco un aggancio per cominciare questo pezzo (pezzo che se stai leggendo, caro lettore, è segno della larghezza di vedute del nostro buon Boschini, uomo colto e di mondo). In realtà i nomi snocciolati da Alexandrian si collegano ben poco a quel di cui voglio parlarvi. Tralasciamo proprio i classici greci e latini, così come gli erotomani cortesi (col loro eros metafisico), o le salaci e deliranti operette rivoluzionarie e controrivoluzionarie di fine ‘700.

La New Edi.Gra.F edizioni editava già Bigfilm e Cinesex, due grosse riviste di fotofilm degli anni ‘70. Il n.1 di Suspense esce nel maggio del 1970 (pag. 74, L. 250). È una rivista di fotofilm dal curioso sottotitolo “amore erotismo magia terrore”.