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Attualità (46)

Paolo Falconi è autore del saggio La bella Elvira, l’unico testo che affronti la tematica del Delitto del Corpus Domini del 1947. Ho avuto la fortuna di conoscere Paolo Falconi, giornalista esperto e saggista di grande classe, oltre che persona seria e generosa. In questa sede mi interessa capire alcuni dettagli della sua attività.

Scrittore, giornalista, regista, poeta, fumettista dimenticato, che personalmente trovo una delle menti e delle penne più brillanti del Novecento e infatti, di lui, ho scritto moltissimo, anche nei miei saggi a carattere esoterico (si veda in particolare il mio saggio Universo Massonico, pubblicato da Bastogi nel 2012).

Non sono mai stato uno scrittore professionista. Se lo fossi probabilmente sarei una persona molto diversa. Tutto quello che faccio è mosso da una passione per Sherlock Holmes, che definirei totalizzante, incentrata in particolare sul suo universo letterario. Universo che mi è molto caro e che ho deciso, con questo scritto, di condividere con chi non lo conosce e che ha comunque un adorazione per i libri. Sono sicuro che chi frequenta questo sito saprà apprezzare le mie parole, anche solo per curiosità intellettuale.

Pubblichiamo un'intervista che Max Boschini ha fatto a Massimo Gatta, esperto conoscitore dell’editoria del Novecento, direttore editoriale della casa editrice Biblohaus e autore molto prolifico, soprattutto in ambiti affini ai nostri. Ringraziamo Graphe.it per l'immagine di Massimo che abbiamo utilizzato.

In occasione del Giorno della Memoria 2023, parliamo oggi con lo scrittore Paolo Grugni. In questi giorni è stato ripubblicato un suo romanzo dal titolo Darkland. I motivi del collegamento con la ricorrenza sorta per commemorare le vittime dell'Olocausto saranno più chiari leggendo l'intervista.

Torno sul “gotico minore” di queste collane da edicola degli anni ’60. Uso l’espressione “gotico minore” per polemizzare volutamente con la pretesa di Avati (posta in calce al suo romanzo Il Signor Diavolo e al pasticcio de L’archivio del diavolo) di praticare un “gotico maggiore”. “Maggiore” in cosa? Nella trama? Nella psicologia dei personaggi? In una scrittura più letteraria e colta? Mi paiono discorsi scolastici e non credo che ci sia più qualcuno, oggi in Italia, capace di avventurarsi per questi diruti sentieri.

La fossa dei serpenti esce nelle edicole il 20 settembre del 1969. Lo scrive, al solito, Laura Toscano, celatasi per l'occasione dietro lo pseudonimo di Barbara Lee. Si tratta di un thrilling a metà strada tra quelli per faccende monetarie alla Mario Bava e quelli psicologici di Robert Bloch… Dario Argento non ha ancora fatto la sua comparsa, però La fossa ne anticipa certe derive violente, il gusto estetico di alcuni omicidi, cose così.

I capolavori della serie KKK classici dell’orrore, Orgasmo di Quentin Polansky (alias Laura Toscano), n. 168, del 5 dicembre 1971. Ancora siamo nel biennio d’oro del nostro italian giallo, e anche questo volumetto da 250 lire ne è un esempio perfetto. La Toscano è ormai al vertice della sua prosa: la trama, con inutile ambientazione parigina, è un condensato di ciò di cui parla Valerio Mattioli (in un volume collettaneo stupefacente, Demonologia rivoluzionaria, della Nero edizioni) a proposito del thrilling italiano, ossia un genere che intercetta le sfaccettature acide del pop, miscelandole con un esoterismo parasatanico, sesso estremo e droghe (miscugli che vengono dall’America, dai lidi irreali di una California pagana).

Nel 1994 esce nei grandi tascabili della Newton un volume dal titolo Profondo thrilling; si tratta di una rilettura (alquanto fedele) di 5 film di Dario Argento. In realtà il volume è un’espansione rivista di un volume uscito edito da Sonzogno nel giugno del 1975, quando la fama di Argento ha raggiunto l’apice con l’uscita (nel marzo di quel medesimo anno) di Profondo rosso, capolavoro thrilling del regista romano.

Rimesto ancora in questi sublimi volumetti da edicola degli anni ’70. Parossismo esce il 5 ottobre del 1970, quando la collana è ormai orientata verso un nuovo tipo di thrilling, verso una sensibilità più moderna e sperimentale rispetto al gotico.

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