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Lungi da me considerarmi come possibile esperto di una passione che, da tempo, spazia in diramazioni assai estese, quasi come i tentacoli di una medusa. Da parte mia, malgrado questo, non ho mai gradito autodefinirmi un grande esperto collezionista di Arthur Conan Doyle, pur nel rispetto di chi, nel corso di una vita intera cerca di portare avanti la propria passione. Questo malgrado i mezzi a disposizione, le alterne fortune, alla perenne ricerca di un pezzo più o meno raro, inedito o sconosciuto ai più...

Sherlock Holmes, a dispetto del tempo, delle mode, delle opinioni del singolo, gode ancora di una fortissima attrattiva nel pubblico. Spesso il suo fascino ha colpito anche l'universo femminile, malgrado la sua "presunta" misogenia o misantropia; egli fu in passato incarnato da più di duecento interpreti nel mondo del cinema muto, sonoro. Il passaggio dal classico bianco e nero al colore non fu facile; e spesso fu assai travagliato; la tecnologia moderna attuale, con l'avvento di effetti speciali pirotecnici, ci porta a viaggiare molto lontano con la fantasia. Entrando nel suo contesto, alcuni si sono azzardati di presentare scene e situazioni in anticipo alla tecnologia precedente, quindi possiamo vedere in un film di animazione l'immagine di una ruota dentellata di un orologio che in maniera sorprendente per quegli anni è tridimensionale, oppure in un altro contesto appare in assoluto il primo attore "virtuale" della storia, un personaggio interamente ricostruito attraverso il computer che interagisce con i personaggi reali in carne e ossa.