Home
Ambrose Scott

Ambrose Scott

Il mito di Sherlock Holmes rivive nelle immagini presentate in Sala Birolli il 3 settembre Eventi a Verona
Ambrose Scott ha dedicato la sua vita a Sherlock Holmes e alle mille sfaccettature di questo personaggio diventando, nel corso degli anni, uno dei più grandi collezionisti attorno a questa figura letteraria.

Non sono mai stato uno scrittore professionista. Se lo fossi probabilmente sarei una persona molto diversa. Tutto quello che faccio è mosso da una passione per Sherlock Holmes, che definirei totalizzante, incentrata in particolare sul suo universo letterario. Universo che mi è molto caro e che ho deciso, con questo scritto, di condividere con chi non lo conosce e che ha comunque un adorazione per i libri. Sono sicuro che chi frequenta questo sito saprà apprezzare le mie parole, anche solo per curiosità intellettuale.

Lungi da me considerarmi come possibile esperto di una passione che, da tempo, spazia in diramazioni assai estese, quasi come i tentacoli di una medusa. Da parte mia, malgrado questo, non ho mai gradito autodefinirmi un grande esperto collezionista di Arthur Conan Doyle, pur nel rispetto di chi, nel corso di una vita intera cerca di portare avanti la propria passione. Questo malgrado i mezzi a disposizione, le alterne fortune, alla perenne ricerca di un pezzo più o meno raro, inedito o sconosciuto ai più...

Sherlock Holmes, a dispetto del tempo, delle mode, delle opinioni del singolo, gode ancora di una fortissima attrattiva nel pubblico. Spesso il suo fascino ha colpito anche l'universo femminile, malgrado la sua "presunta" misogenia o misantropia; egli fu in passato incarnato da più di duecento interpreti nel mondo del cinema muto, sonoro. Il passaggio dal classico bianco e nero al colore non fu facile; e spesso fu assai travagliato; la tecnologia moderna attuale, con l'avvento di effetti speciali pirotecnici, ci porta a viaggiare molto lontano con la fantasia. Entrando nel suo contesto, alcuni si sono azzardati di presentare scene e situazioni in anticipo alla tecnologia precedente, quindi possiamo vedere in un film di animazione l'immagine di una ruota dentellata di un orologio che in maniera sorprendente per quegli anni è tridimensionale, oppure in un altro contesto appare in assoluto il primo attore "virtuale" della storia, un personaggio interamente ricostruito attraverso il computer che interagisce con i personaggi reali in carne e ossa.