Fantascienza

Il figlio della notte, di Jack Williamson

Mercoledì, 25 Maggio 2016

Una spedizione archeologica torna da una lunga e tormentata campagna di scavi nel deserto dei Gobi, recando una cassa contenente preziosissimi reperti che, a detta dei suoi membri, potrebbe contribuire a riscrivere il passato e forse anche il futuro della Storia dell'Umanità: le testimonianze di una guerra tra i primi uomini e una misteriosa stirpe di "stregoni", dotati della capacità di trasformarsi in grandi predatori che, forse, non si è mai del tutto estinta.

Ma già nel momento in cui i ricercatori scendono dall'aereo, iniziano a verificarsi una serie di eventi che porteranno alla morte di ognuno di loro. Il protagonista, un giornalista che avrebbe dovuto far parte del team, per poi esserne escluso repentinamente, tentando di indagare si imbatte in un'affascinante collega dai capelli rossi, che, irretendolo in uno strano rapporto di odio-amore, lo aiuterà a scoprire la sua vera natura.

Jack Williamson, (1908-2006), scrittore estremamente prolifico che, nel corso di quasi un secolo di carriera, ha saputo passare dal romanzo avventuroso- fantastico degli anni Venti alla Space Opera, deve comunque gran parte della sua popolarità a questo magnifico Il figlio della notte (Darker than you think).

Pubblicato per la prima volta nel 1940 sulla rivista Unknown e citato nella sequenza iniziale de Il bacio della pantera di Jacques Tourneur, esce in forma definitiva nel 1948. In Italia apparirà nel 1952, nella traduzione di Tom Arno, alias Giorgio Monicelli, co-fondatore di Urania.

Fin dalle prime pagine, il romanzo coinvolge grazie alla sua carica di atmosfera, degna della grande letteratura gotica ottocentesca, alla quale si contrappongono uno stile e uno sviluppo della trama tipici del noir americano, con tutti i suoi cliché: un protagonista che affoga nel bicchiere le sue sconfitte, una dark lady dalla quale è attratto pur sapendo che da ciò non deriverà nulla di buono, una galleria di personaggi squallidi e ambigui, tutti, in qualche modo coinvolti nel complotto degli inquietanti "stregoni".
Sorretto da raffinatissime basi culturali, che emergono attraverso i riferimenti alla psicanalisi e alle conoscenze scientifiche dell'epoca, il romanzo anticipa una serie di tematiche che caratterizzeranno la fantascienza degli anni successivi e le ricerche di molti autori del filone "cospirazionista": la mutazione descritta come esperienza extracorporea, le analisi volte a rintracciare l'origine di ceppi genetici ibridi, il complotto ordito da una ristretta cerchia di individui dotati di poteri sovrannaturali, che governa occultamente gli uomini da millenni e la guerra segreta che ne deriva.
Tutto questo narrato con un rigore formale che evoca le suggestioni di fumose atmosfere in bianco e nero di un film di Howard Hawks.
Un classico da riscoprire.

Scheda del libro

  • Titolo: Il figlio della notte
  • Sottotitolo: Alta carica di atmosfera, degna della grande letteratura gotica ottocentesca, alla quale si contrappongono uno stile e uno sviluppo della trama tipici del noir americano
  • Collana: Urania Classici Fantascienza
  • Autore: Jack Williamson
  • Traduttore: Tom Arno
  • Pagine: 176
  • Editore: Mondadori
  • Anno: 1983