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Tu sei una malattia, di William Sloane

Giovedì, 12 Dicembre 2013

William M. Sloane rientra nel novero di quei personaggi capaci di trascendere i generi, i ruoli e gli stili. Nato negli Stati Uniti nel 1906, è ricordato più come direttore ed editore, che come scrittore: vice-presidente della Henry Holt, direttore editoriale della Funk and Wagnalls, direttore della Rutgers University Press e fondatore della William Sloane Associates. Nell'arco di una vita, nonostante un buon numero di racconti, diede alle stampe solo due romanzi: To Walk the Night e The Edge of Running. Quest'ultimo è tuttora inedito dalle nostre parti. Entrambi hanno subito un adattamento per il grande schermo, anche se in epoca remota: Stranger Unearthly nel 1964 e The Devil Commands nel 1941.

Farrar & Rinehart pubblicarono To Walk the Night nel 1937, per il mercato americano. Si deve a Longanesi la prima edizione italiana, uscita nel 1961 nella collana Suspense! con il titolo Tu sei una malattia e la traduzione di Sem Schlumper. Il libro venne ristampato negli Oscar Horror dalla Mondadori nel 1990, con il titolo Selena e una nuova traduzione, curata da Mariapaola Dèttore. Il primo è ormai introvabile, mentre il secondo è tuttora reperibile nel circuito dell'usato. Per motivi di anzianità, farò riferimento alla prima versione.

Per gli amanti dei generi, Tu sei una malattia si colloca nel settore fantascienza, in quanto gli avvenimenti che descrive non hanno nulla di soprannaturale, ma la costruzione dell'atmosfera, l'ambientazione e il tipo di personaggi lo avvicinano piuttosto alla tradizione della letteratura dell'orrore, e in particolare alle classiche storie di fantasmi inglesi. Non meraviglia il fatto che lo scrittore fosse originario del Massachussetts, una terra così spesso associata alle opere di autori come Edgar Allan Poe ed Howard Phillips Lovecraft. Infatti, mentre la parte razionale del romanzo si ispira alle teorie di Albert Einstein, lo stile è pieno di forti emozioni che assalgono e avvincono continuamente il lettore1.

La trama è un crescendo. La banale realtà dei fatti, un omicidio, vede via via insinuarsi il seme del dubbio e dell'inquietudine. Quello che sembra essere un normale romanzo giallo diventa tutt'altro. Bark Jones è andato a casa del Dr. Lister, padre dell'amico fraterno Jerry e suo "babbo" adottivo, per cercare di risolvere il mistero che ruota attorno alla morte di Jerry e, prima di lui, dell'astronomo Jerry LeNormand. L'unica chiave di lettura per interpretare la morte dei due uomini è Selena, vedova di entrambi. Non ha passato, nessuno sa da dove venga e chi siano i suoi familiari, assomiglia fisicamente a una "tonta" scomparsa da casa da un po' di tempo, si veste senza impegno e deve essere educata agli affetti. Qualcosa non quadra. Fa il suo ingresso dopo la morte del marito - apparentemente per combustione spontanea - e subito con Jerry è amore a prima vista. Bark invece non la può soffrire, ma non capisce bene perché. Si procede nella lettura con la curiosità di capire fin dove Sloane si è spinto. Un mistero che affascina e inquieta... chi è Selena? Non è ciò che appare, potrebbe essere un alieno giunto da un'altra dimensione spazio-tempo, ma anche uno zombie, un essere mitologico o un semplice simulacro, guidato da uno pseudo parassita di origine ignota. In lei non c'è passione, non sembra umana.

Selena è una donna che non si dimentica, che strizza gli occhi ad alcuni classici della letteratura. Il più evidente richiamo è per La Sirenetta, citata dallo stesso Sloane sul finire del libro. Nella fiaba di Hans Christian Andersen, il solo modo per la protagonista di avere un'anima immortale al pari degli uomini è sposare un uomo. La nostra protagonista, in più di un'occasione viene descritta come una donna che ne è priva e desiderosa di comprendere i misteri degli affetti umani. Sembra proprio che anch'essa sia alla ricerca di un'anima e che, per accaparrarsela, sia disposta a sposarsi due volte. Più velato il richiamo al capolavoro di Robert Louis Stevenson, Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde: in entrambi i libri alla base di tutto vi è un mistero da risolvere, con indizi reali e una soluzione altrettanto reale, anche se quest'ultima potrebbe essere ben più complessa del semplice arresto di un omicida. Non temete, nulla sarà catastrofico e alla fine Selena apparirà meno cattiva di quanto ci si potesse aspettare. Potremmo quasi definirla una sprovveduta turista spaziale, che ha perso la coincidenza per tornarsene a casa e per sopravvivere ha preso il controllo del corpo di una minorata mentale. Scottatasi da questa esperienza, tocca con mano i grandi misteri della nostra vita, dall'amore alla morte, senza dimenticare la famiglia e le amicizie.

  1. Gianni Ursin, I capolavori dimenticati: Selena di William M. Sloane, Continuum n.20, giugno 2005.

Scheda del libro

  • Titolo: Tu sei una malattia
  • Collana: Suspense! N.5
  • Autore: William Sloane
  • Traduttore: Sem Schlumper
  • Pagine: 192
  • Editore: Longanesi & C
  • Anno: 1961